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implantologia dentale

Quanto è importante l’implantologia dentale? Poche pillole per spiegarne i benefici, ma soprattutto la dieta post-operatoria

Formaggi freschi e possibilmente spalmabili, gelati, yogurt e, più in generale, cibo frullato e freddo. Sono questi, in linea di principio, gli alimenti da mangiare nei giorni successivi ad un’operazione di implantologia dentale. Il trauma dell’intervento chirurgico riduce la capacità masticatoria, dà meno elasticità ai tessuti del cavo orale, inoltre il gonfiore o l’eventuale dolore riducono l’apertura della bocca, pertanto dei cibi morbidi e cremosi permettono di alimentarsi in modo più semplice. Come dicevamo è, anche, importante che i pasti siano freddi per evitare di infiammare ancor di più la zona in fase di guarigione. Devono, inoltre, essere esclusi dalla dieta post-operatoria i cibi piccanti.


Cosa evitare dopo l’operazione

cosa mangiare dopo operazione

Agrumi, aceto, pomodori, bevande e alimenti caldi, pepe, peperoncino e spezie, semi e frutta secca e alimenti che ne contengono, alimenti da strappare con i denti con consistenza filamentosa o fibrosa e alimenti duri alla masticazione sono, quindi, da escludere per i primi tempi.
È possibile mangiare le verdure che non contengano semi, rigorosamente frullati e pasti con un alto valore proteico come uova o pesce bollito e lasciato raffreddare. È possibile, a colazione il giorno dopo l’operazione, bere caffè o thé, purché freddi, e accompagnarli con una zuppa di biscotti ben frantumati e ammorbiditi nel latte o fare uno spuntino con frutta frullata o uno yogurt.
Con il passare dei giorni possono essere gradualmente reintrodotti un piatto di pasta ben cotta e, per secondo, la carne ben tritata. Dopo circa una settimana, quando la ferita si è rimarginata, si può tornare a mangiare tutti gli alimenti stando attenti, però, per almeno due mesi, ad evitare i cibi troppo duri e da strappare con i denti.


Cosa sono gli impianti dentali?

impianti dentali
L’implantologia dentale è oggi tra le branche dell’odontoiatria più importanti che esista. Gli impianti dentali altro non sono che dispositivi simili a delle viti che vengono inseriti nell’osso della mandibola o della mascella del paziente e che danno il supporto a diversi tipi di protesi. Oggi le operazioni chirurgiche di implantologia dentale sono all’ordine del giorno e non sono più invasive grazie alla tecnologia medica che ha fatto passi da gigante.
Cerchiamo di spiegare meglio in cosa consiste un impianto dentale. C’è una parte non rimovibile destinata a osteonintegrarsi nell’osso per rimanere stabile al suo interno, poi c’è un pilastro implantare che connette la parte fissa (detta anche fixture) al dispostivio protesico o ad altri sistemi di ancoraggio. L’aspetto positivo degli impianti dentali è che permettono di realizzare protesi molto stabili anche in zone della bocca in cui il paziente non ha pilastri naturali che offrano un sufficiente ancoraggio al dispotivio protesico. Una volta messo, l’impianto necessita di un periodo di consolidamento e di integrazione con l’osso (questa fase si chiama “osteointegrazione”).
Noi cercheremo qui di spiegare l’argomento in poche parole, ma in realtà il mondo degli impianti è assai complesso, perché esistono in odontoiatria diversi modelli. Ci sono gli impianti “biologici” che vengono impiegati solo a livello clinico e possono comprendere, ad esempio, il reimpianto di denti del paziente stesso (il cosiddetto autotrapianto), l’innesto di materiali provenienti da un donatore (il trapianto) o di materiali realizzati attraverso la cultura biologica in vitro (ad esempio gli innesti di osso o di cute). Nella pratica clinica, di solito vengono utilizzati gli innesti derivati da prelievi di tessuti dello stesso paziente.
Poi ci sono gli impianti “alloplastici” che sono realizzati artificialmente con materiale inorganico e sono i più diffusi. Si tratta in genere di viti in metallo (per lo più in titanio), o in altri materali come ceramiche di ossido di alluminio, tantalio o zirconia.
Quali sono i benefici dell’implantologia dentale? Questa permette di ripristinare la corretta masticazione e l’uso del cavo orale del paziente senza la necessità di ricorrere a protesi mobili che vengono quotidianamente rimosse. Queste ultime rischiano di infiammare le gengive e la bocca. Dunque la soluzione dell’implantologia dentale permette di migliorare di gran lunga il benessere del cavo orale del paziente. Pertanto affidarsi ad un buon dentista diventa una scelta obbligata.

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